Friday 26 March 2010

26 marzo 2010 - Saraswati - Newsletter # 2 - 2da parte e fine

Ciao a tutti,
Ultimamente siamo stati a Bali in Indonesia. Christophe ci e' andato per lavoro ed io ci sono andata per rilassarmi e devo dire che ci riesco molto bene! La mia amica Celeste dice che sto facendo un Master in 'Arte di Godersi la Vita'. Forse ha ragione. Spero di prendere un 110 e lode. 
Per quelli che non ci sono mai stati, Bali e' un isola al 95% induista. La maggior parte delle altre isole (che sono in totale piu' di 17000) sono a maggioranza musulmana. Per via dell'impero induista-buddista che hanno avuto a lungo fino al sedicesimo secolo, l'influenza dell'induismo e dell'India rimane molto impressa nella cultura indonesiana e soprattutto balinese. Hanno pero scartato il sistema delle caste che esiste tutt'ora in India in alcune regioni e la loro religione da un grande 'ritmo' alla loro vita culturale, sociale e quotidiana. Quasi ogni giorno e' dedicato a un aspetto specifico della loro religione e riflettono sempre su un concetto diverso. 
Nel periodo in cui eravamo li, ho potuto assistere al loro 'Festival di Saraswati' e ormai, all'eta' di 36 anni, posso dire che ho finalmente trovato la Dea che voglio venerare. Saraswati e' la Dea della Conoscenza e dell'Arte. E' simboleggiata con 4 braccia  e sta reggendo (Andrea a disegnato 2 schizzi che sono allegati):
- un libro che descrive la scienza, la conoscenza
- il rosario di cristallo che rappresenta il potere della meditazione e della spiritualita'
- una ciotola che contiene acqua sacra e che simboleggia i poteri purificanti della creativita'
- uno strumento musicale che illustra l'arte 
Saraswati e' vestita di bianco e seduta su un fiore di loto perche' rappresenta la purezza della conoscenza e il suo mezzo (tutte le divinita' induiste hanno il loro 'veicolo', si chiama 'vahana' ed e' emblematico della deita' che trasportano) e' il cigno che incarna la saggezza, la capacita' di distinzione fra il bene e il male, l'eterno e l'evanescente.
Durante il festival di Saraswati, i Balinesi raccolgono tutti i loro libri, li spolverano e li portano al tempio (che spesso hanno a casa propria) oppure al tempio della scuola locale. Il giorno della festa di Saraswati, regalano tutti i loro libri a Saraswati perche' siano benedetti. Quel giorno non e' permesso leggere oppure scrivere ma solo pregare e riflettere sulle proprie aspirazioni di conoscenza e di saggezza. 
Ci tenevo molto a racontarvi questa esperienza perche' la trovo molto bella e anche perche' viene contrastare un po' i miei raconti sull'attacamento esaggerato e arido al denaro e i comportamenti venali di cui sono spesso testimone.

Al di la' della loro cultura che, devo ammettere, mi affascina moltissimo, Bali e' anche una bellissima isola che regala dei paesaggi incantevoli con questa natura potente, molto lussureggiante che odora e compare poderosamente, autorevolmente e ci ricorda sempre quanto siamo fugaci. Se avete l'opportunita', andateci perche' e' davvero 'spaesante'. Se non avete il tempo oppure la possibilita', ricordatevi sempre di Saraswasti.
Ecco il link dove potete vedere le qualche foto che ho scattato (non richiede nessuna registrazione, anticipo la domanda di Marco Luise): 
Vi auguro una giornata piena di ispirazione, sotto il segno di Saraswasti.

Cric 



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